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Abbondanza vs. Scarsità, come scoprire da che parte stai

Si fa un gran parlare di abbondanza e gratitudine, di riconoscere e prendere consapevolezza di ciò che abbiamo già rispetto a quello di cui sentiamo la mancanza. Facile a dirsi, un può meno a farsi e probabilmente anche tu hai provato a fare quello switch che ti permettesse di passare da un atteggiamento mentale all’altro.

In questo campo, il lavoro è veramente molto molto profondo, è riuscire a riconoscere ciò che senti dentro e quale tipo di atteggiamento prevale tra i due, è una pratica continua.

Ti senti più in abbondanza o in scarsità?

La prima cosa da fare è essere oneste con se stesse, noi potrai mai risponderti e cambiare le cose se, in qualche modo, non sei sincera con il tuo sentire. Anche se spesso può capitare di sentirsi confuse.

Ascoltarsi è il preambolo di ogni lavoro di crescita interiore, di qualsiasi tipo si tratti. A volte la verità può far male, dovrai riconoscere parti di te che non ti aspettavi di vedere o che avevi cercato di nascondere in qualche angolino. Ma non c’è altra soluzione… se non ci pensi tu a dar voce a questi aspetti di te, verranno fuori come possibile nel primo momento plausibile.

Ecco, allora, che hai la possibilità di gestire completamente il tuo essere imparando tutte le tecniche (e ce ne sono tante) per farlo. Guardare i tuoi limiti, i tuoi blocchi, i tuoi pensieri, osservarli senza giudizio, ma più come se fossero preziose informazioni da cui ampliare la mappa di ciò che sei. Puoi partire dal corpo, dalle emozioni che senti, dargli un nome, capire da cosa derivano, prenderti il tempo utile a comprendere di che pasta sei fatta.

Hai presente quanto ti senti sempre in difetto, quella che non ottiene mai ciò che vuole, quella a cui succede sempre di tutto e ti senti un po’ la sfigata di turno? Beh, non c’è bisogno di specificarlo, ma è proprio questo il senso di scarsità: avere sempre meno di ciò che vuoi, accontentarsi delle briciole in ogni ambito della tua vita, sentire di non meritare una condizione migliore.

Sai, un po’ di anni fa pensavo di non riuscire a realizzare i miei desideri perché era troppo difficile per me credere che potessi avere una vita piena di ciò che volevo, completa. Il lavoro per arrivare a come mi sento ora è stato lungo e impegnativo, non perché fosse difficile il mondo fuori, ma più perché era complesso il mondo dentro.

Sono cresciuta, come tutte noi, in un’epoca in cui studiare portava a dei risultati concreti come un buon lavoro, una casa e una famiglia. Poi la crisi dei primi anni 2000 e il futuro roseo si è fatto un po’ più vago. Di certo non mi è mai piaciuto seguire i diktat sociali, ma ad una certa linearità ci credevo anch’io. Ho avuto una figlia prima di laurearmi e mi sono separata nello stesso anno in cui mi sono laureata.

Quindi ho anticipato i tempi per alcune cose e posticipato quelli per altre. Fatto sta che a 25 anni mi sono ritrovata con una bimba, senza un lavoro, con una laurea che non sapevo cosa farci e un matrimonio andato male. Per tirare a campare ho fatto millemila lavori (operatrice call center, barista, cameriera, giornalista, ecc…), spesso anche due o tre insieme e arrivando a fine mese sempre a contare i centesimi. Come se non bastasse anche nelle relazioni non mi sentivo troppo appagata, ero sempre alla ricerca di qualcosa che riuscisse a completarmi, a colmare quel senso di vuoto, di mancanza che sentivo dentro.

Di certo non una bella situazione. E questa è la lettura di parte della mia vita dal punto di vista di scarsità.

Ora, però, dò una lettura completamente diversa di quanto mi è accaduto perché con tutto il lavoro interiore fatto, oggi quegli avvenimenti che a 25 anni sembravano la fine della mia vita, ho scoperto essere lo stimolo al mio risveglio. Tutta quella sofferenza per un matrimonio finito, una laurea che consideravo carta straccia, un figlia a cui non potevo promettere un futuro… la mancanza di un lavoro che potesse darci stabilità, sono stati i motori della nuova Simona.

Mi sono avvicinata in quel periodo allo yoga e poi a tutte le altre discipline in cui mi sono formata, ognuna di loro, a suo modo, ha aggiunto un tassello al mio senso di vuoto fino a completarlo. Sicuramente c’è ancora molto da fare, ci sarà sempre, e sono così curiosa di continuare a farlo, di continuare a conoscermi.

Ad ogni modo fino al Covid ho continuato a mantenere più lavori insieme, ero esausta! Ci è voluta una pandemia mondiale per darmi la forza di credere completamente nel mio progetto Yoga’n’Soul e in me stessa soprattutto. Qui è avvenuta la trasformazione: quando ho fatto la scelta di seguire la mia missione, tutto piano piano si è allineato. Quella laurea carta straccia e l’esperienza da giornalista hanno creato questo blog, quel matrimonio fallito è diventato “ora so ciò che non voglio più in una relazione”, i millemila lavori sono tutta esperienza e contatti che utilizzo anche nella mia attività di insegnante di yoga. Ho deciso di non perdere più tempo in diversivi dettati dalla paura, ma di prendere coraggio e focalizzarmi su ciò che desideravo realmente. C’ho guadagnato in serenità, salute e tempo, anche da trascorrere con mia figlia.

Non dico che tutto è filato liscio, ad ogni intoppo o tentazione ho scelto sempre me stessa e inizio a cogliere i frutti di quei semi preziosi. Questa è la versione dal punto di vista dell’abbondanza.

  • Aspettare qualcuno o qualcosa che possa migliorare la tua vita;
  • non sentirsi meritevole di un dono o di un bel gesto e quindi dover necessariamente contraccambiare;
  • far fronte ai pagamenti vari come se ti stessero togliendo qualcosa invece di pensare che stai investendo su un servizio (es. le bollette di casa);
  • accontentarsi di una relazione nella speranza che tutto cambi, che lui possa cambiare e giustificarlo nel frattempo;
  • fare un lavoro che non ti gratifica o ti debilita perché credi ti dia stabilità;
  • lasciare il tuo progetto nel cassetto;
  • non prenderti cura di te perché tu puoi aspettare, c’è sempre qualcos’altro di più urgente.
  • Osservare le cose che accadono e, oltre al lato negativo, trovare anche il lato positivo: insegnamento, consapevolezza o opportunità di crescita;
  • accettare un dono per quel che è senza sentirsi in debito verso una persona;
  • renderti conto di ciò che hai intorno sempre, nel semplice quotidiano, allenare il senso di gratitudine;
  • coltivare e far crescere il tuo progetto anche contemporaneamente ad un altro lavoro, creare le basi per poi scegliere ciò che ti fa stare bene;
  • scegliere con cura le proprie relazioni, di qualsiasi natura siano;
  • osare osare osare, per seguire la propria missione animica;
  • non accontentarsi;
  • mai mettersi al secondo posto;
  • investire in ciò in cui si crede senza sensi di colpa.

Cambiando gli ordini degli addendi il risultato non cambia, garantito!

Spesso i problemi di scarsità sono legati alla figura della madre, ad un senso interiore che ci fa sentire come se non fossimo state nutrite da chi ci ha generato o anche non riconosciute nella nostra essenza in qualche modo. I casi possono essere tanti e, sicuramente, esistono tante esperienze diverse, più o meno traumatiche. Ma questo non deve importarti per il futuro e puoi scegliere di ripulire il tuo lignaggio femminile e approfondire il rapporto con la madre attraverso il percorso Radici. Comunque, se stai leggendo questo articolo vuol dire che oggi sei abbastanza adulta da essere madre di te stessa e prenderti a carico per soddisfare ogni tuo esigenza e riconoscere quella che sei.

Parti dall’ascolto delle tue esigenze più profonde, non quelle che ti hanno inculcato negli anni persone terze, parti da ciò che vuoi, che ti piace, che ti fa stare bene. Cosa faresti se non ci fosse nulla ad impedirti di averlo? Cosa dichiareresti al mondo se fossi sicura che nessuno ti giudicherebbe o ci rimarrebbe male?

Scrivi, scrivi tutto ciò che ti passa per la testa.

Nello sciamanesimo si parla di “campo di abbondanza”: tutto ciò che esiste è stato creato prima nel pensiero. Le forme pensiero ti permettono di manifestare ciò che desideri realmente. Manifestare richiede due ingredienti: gratitudine e fiducia. Hai la possibilità di manifestare ciò che desideri prendendone cosapevolezza e co-creando insieme all’Universo affinché possa concretizzarsi. Abbi fiducia che tutto ciò che ti arriva, arriva per un motivo e perché in quel momento è la cosa giusta per te. Se pensi una cosa, allora questa cosa è possibile!

Siamo figlie della Madre Terra, il disastro è avvenuto quando l’umanità ha iniziato ad allontanarsi da questo rapporto naturale con la Natura via via aliendandosi. Ma noi apparteniamo al Pianeta e al “mistero” che lo ha creato e abbiamo il diritto divino di esistere per esprimerci con sicurezza e nutrite in questo mondo.

Come ho già detto su, l’Universo non fa tutto da solo, ma deve vederti convinta di ciò che vuoi fare e quindi ti devi attivare materialmente affinché il tuo desiderio profondo possa esaudirsi.

Lavorare sull’intenzione è quindi il top dei top in questo senso. Fai chiarezza in te, “conosci te stessa” e muoviti di conseguenza. Non muoverti alla cieca e nella confusione, quando brancoli nel buio e la direzione non è chiara: fermati, silenzio, ascolta.

“I soldi non fanno la felicità”. Se penso ad uno dei soliti cliché legati al denaro questa è la prima frase che mi viene in mente. Tra le tante cose che abbiamo subito passivamente e che ci hanno creato uno zoccolo di convinzioni duro da smantellare ci sono proprio le convinzioni legate al denaro.

Ci hanno educato alla scarsità, al risparmio perché in futuro non si può mai sapere (che ci può stare, ma fino ad un certo punto), a preferire il prodotto o l’abito che costa meno, a preferire il prezzo alla qualità del cibo e via dicendo. Insomma, il money mindset è anch’esso minato da tantissime credenze che a loro volta influenzano la tua capacità di approcciare al denaro.

Buona parte dell’instabilità economica che puoi vivere, oltre al rapporto conflittuale reale o presunto con la madre e all’alienazione dalla Madre Terra, potrebbe derivare anche da questo. Ecco, quando intraprendi un percorso di evoluzione interiore, questo coinvolge ogni sfera della tua esistenza, non c’è un settore che resta fuori. Quando scegli di intervenire su un piano, intervieni su tutto.

Sentirsi in abbondanza è stare bene materialmente, è stare in salute, è avere relazioni appaganti e tanto altro.

Per ripartire da te e migliorare ogni aspetto della tua vita puoi iniziare da Detox spirituale, il percorso che ti permette di ripulire la tua memoria cellulare per tornare a scrivere la tua vita così come la desideri davvero.

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2 commenti

  1. Grazia Maria BORCALLI dice:

    Grazie Simona, proverò con il Detox spirituale … a migliorare!

    1. admin dice:

      Sono certa che con il giusto supporto andrà benissimo. Un abbraccio

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