Di discipline ce ne sono tante, diverse per certi versi tra loro, ma fondamentalmente simili negli obiettivi che si vogliono raggiungere. La meta assoluta è liberarsi e liberarsi si deve intendere sui vari livelli possibili, materiale e spirituale. La liberazione, infatti, parte dal piano che ci è più conosciuto e che viviamo costantemente, quello in cui siamo immerse, il piano materiale, poi via via che ci si evolve, i livelli di evoluzione si fanno sempre più sottili.
Partendo dal piano materiale, la vita comune, quella di tutti i giorni, ciò che il Reiki punta a fare (come anche le altre discipline) è creare distanza da tutta una serie di atteggiamenti ed emozioni che possono creare blocchi ai centri energetici allontandandoci dall’amore, per noi stesse e poi per tutti gli altri.
Incarnare la propria propensione ad esseri di luce sembra così assurdo, forse non capisci mai bene cosa vuol dire, ma altro non è che covare al proprio interno l’amore a discapito, di conseguenza, di tutti gli altri sentimenti ed emozioni che richiamano l’altro aspetto della luce che definirei qui “inconsapevolezza”.
Siamo potenzialmente tutte esseri di luce, il problema è che facciamo fatica a manifestare questa nostra natura perché non abbiamo consapevolezza del nostro enorme potenziale umano e divino. Quindi, come un criceto nella sua ruota, non facciamo altro che girare girare restando invischiate in una dimensione dalla quale si potrebbe uscire se solo ci fermassimo. Se ti fermi la ruota non gira più ed è quello lo spiraglio che si apre verso la pura comprensione di sé e del mondo esterno.
La difficoltà sta nel fermarti, nel respingere quei pensieri che incessantemente ti sussurrano che devi continuare a fare/girare/ancora fare perché chissà cosa succederebbe poi se ti fermi. Non succede nulla, non crolla il mondo, la vita continua nella sue reale pienezza. Quindi il primo passo è fermarti e restare in ascolto e osservazione di te.
Il Reiki rispetta 5 semplici principi che possono aiutarti a fermarti, osservare e trasformare la tua mente in uno strumento assolutamente cosciente. Quando coltivi la tua spiritualità, quando cresci interiormente, la tua vita quotidiana e materiale farà un salto in avanti. Il paradigma non è fare per essere, ma essere per fare. Insomma, è completamente ribaltato rispetto al pensiero generale di massa, quello che buona parte delle persone purtroppo segue.
1. Solo per oggi rinuncio alla rabbia
La rabbia è un’emozione, un’energia potentissima che, come tutto, ha due lati, quello costruttivo e quello distruttivo. Non c’è un lato sbagliato rispetto all’altro, entrambi possono essere funzionali alla nostra evoluzione. La rabbia, tuttavia, è quell’emozione che ci porta un po’ fuori da noi stesse, spesso spostando il focus dal nostro mondo interno al mondo esterno. Quello che voglio dire è che solitamente, in caso di rabbia, tendiamo a puntare il dito all’esterno invece di fermarci e guardare come un episodio ha risvegliato in noi la rabbia.
Allora, quando senti la rabbia salire puoi concederti un momento di lucidità, percepirla, prendere consapevolezza dell’emozione che si sta scatenando e osservarla. Fatto questo chiediti perché provi questa sensazione, cosa l’ha scatenata, in quale esperienza del passato ti ha catapultata, cosa ti vuole insegnare. Il lavoro da fare, quindi, è capire come sta il tuo mondo interiore e come e perché un fatto esterno ha risvegliato un determinato aspetto di te.
Trai insegnamento da ciò che osservi e intuisci, perché ti fornisce risorse utili alla comprensione di te e quando “conosci te stessa…” beh niente può fermarti. Quindi fai questo lavoro ogni giorno se necessario e vedrai che il tuo cammino di evoluzione procederà a passo spedito.
2. Solo per oggi rinuncio alle preoccupazioni
Non c’è niente di più deleterio che le preoccupazioni e voglio proprio scomodare la Treccani per andare a scovare la sua etimologia: dal lat. praeoccupare «occupare prima, prevenire», comp. di prae- «pre-» e occupare «occupare». In Pratica significa occuparsi di un qualcosa prima che questa possa realmente succedere. Capisci bene che si tratta di un grande dispendio di energia inutile, l’energia vitale viene bloccata creando profondi squilibri interiori. Tutta l’energia che usi per preoccuparti, potresti usarla per agire a favore del tuo benessere e dei tuoi obiettivi più profondi. E’ di gran lunga più produttivo.
Se scegli (perché è una scelta) di investire le tue energie sulle preoccupazioni, vedrai che il mondo esterno manifesterà esattamente ciò di cui ti preoccupi. Il pensiero ha il potere di creare quindi scegli bene dove dirigerlo e coltiva obiettivi e desideri profondi. Pensieri puri, accompagnati da sentimenti come l’amore, sono terreno fertile per costruire l’armonia e il benessere che desideri.
3. Solo per oggi, ringrazio per le molte benedizioni, rispetto i genitori, i maestri e gli anziani
Riconoscimento, fiducia, gratitudine. Di questo parla il terzo principio. Le benedizioni e gli insegnamenti “veri” hanno il potere di realizzare la nostra libertà interiore e esteriore. Tutto e tutti possono essere maestri per la nostra crescita, può esserlo un insegnante che viviamo costantemente oppure un saggio vissuto in altri tempi di cui oggi leggiamo le parole. Insegnante può essere un’artista di fama o anche la vicina di casa. Insegnanti sono i nostri genitori.
Qui si apre una paretesi significativa perché, lo sappiamo, lo abbiamo vissuto: la famiglia è croce e delizia. Dalla famiglia arrivano gli insegnamenti più importanti, ma anche i traumi più significativi della nostra vita, veri o presunti tali in base alla percezione che si ha di essi. Però i genitori ci hanno permesso di incarnarci su questa Terra, in questo momento, dandoci l’opportunità di evolvere in questo contesto e in base al proprio stato di coscienza.
In questo principio l’enfasi è sulla gratitudine, sul perdono e sul riconoscimento. Fai un elenco di tutto ciò per cui ti senti grata, fallo ogni giono. Perdona ciò che ti ha fatto soffrire, anche qui puoi preparare un elenco ed elaborare gli episodi/atteggiamenti che ti hanno fatto stare male. Puoi anche scegliere di scrivere una lettera destinata idealmente a qualcuno che vorresti perdonare. Ricorda: il perdono è la tua liberazione, conceditela. Infine riconosci gli insegnamenti che ti arrivano da ogni episodio/fatto/emozione/sensazione della tua vita passata e attuale. Sii vigile.
4. Solo per oggi, lavoro onestamente
In una società dove si tende a fregare sempre il prossimo e ad avere il primato del furbetto, ecco che questo principio è un grande banco di prova per vivere eticamente la tua esistenza. Questo non solo verso gli altri, ma anche e soprattutto verso te stessa. Smettila di raccontarti bugie, di ingannarti da sola, apriti ad un rapporto sincero con te stessa e ne gioveranno tutti.
Sii sincera in ogni ambito della tua vita che siano lavoro, relazioni, famiglia o altro. Riconosci il tuo sentire e accettalo; fà ciò che ti fa stare bene e non il contrario come magari fai solitamente per accontentare qualsiasi pinco pallo che te lo chiede. Lavora su te stessa con impegno e dedizione per raggiungere questo rapporto limpido.
Tutte possiamo sbagliare, fa parte della nostra umanità, ma possiamo sempre migliorarci.
5. Solo per oggi, tratto con amore e rispetto tutti gli esseri viventi
Anche qui il lavoro parte da te, dalla tua capacità di accettare la tua vulnerabilità e così anche quella degli altri esseri. Tra l’altro questo è un lavoro che personalmente mi preme tantissimo. Riconoscere le proprie debolezze permette di essere più compassionevoli con noi stesse, di amarci e stimarci per ciò che siamo e allo stesso modo, facendo esperienza di questo sentimento al nostro interno, riuscire a portarlo all’esterno.
Basta critiche e basta pettegolezzi che possono nuocere il prossimo perché noi riflettiamo e alimentiamo lo scenario esterno. Lavora sulla gentilezza e osserva come ti fa sentire.
Quindi questo principio si rivolge all’amore a al rispetto verso gli altri essere umani, ma anche animali e alla Terra in generale. Empatizza e sii compassionevole con gli animali, ama la Terra che ti ospita perché senza di lei non esisteresti. Facciamo tutti parte di uno Uno unico e indivisibile, ciò che fai all’altro lo fai a te stessa, ciò che fai a te stessa lo fai all’altro.
Perché nei principi Reiki si sottolinea “solo per oggi”?
“Solo per oggi” è il modo per focalizzarti sul momento presente senza divagare troppo avanti o indietro. La consapevolezza arriva nel qui e ora, quindi è di fondamentale importanza essere sempre presenti a se stesse e vigili di tutto ciò che ci accade interiormente.
Il Reiki è una disciplina potente e dolce allo stesso tempo che può supportarti nella crescita e nella rimozione dei blocchi che ti trascini dietro, parla di apertura del cuore, fiducia, amore e luce. Tutto quello di cui ha bisogno la nostra umanità.
Sii dedita a te stessa.