Come già detto nella prima parte di questo articolo, non c’è nulla di particolare da sapere la nostra prima volta con lo yoga. Tuttavia, una volta messo a punto l’ambientamento alla pratica, un paio di argomenti con cui approcciare alla parte più teorica ci sono. Nella parte 1 dell’Abc (la trovi qui) abbiamo parlato delle regole di uno yogin, formate da Yama e Nyama, in questa seconda parte andremo a presentare i chakra o ruote energetiche, i nostri motori interiori, i principali sono sette. Ritengo opportuno offrire una infarinatura su questo argomento perché lo yoga è una disciplina che lavora in maniera “attiva” sul nostro stato energetico attraverso asana, pranayama, meditazione. Lavorare sul nostro sistema energetico significa, in sostanza, stare in salute ed equilibrio fisico e mentale. Vediamo perché.
I chakra sono situati nel canale di Shushumna, centrale nel corpo a partire dal perineo e fino alla testa, lì dove c’era la nostra “fontanella”, immaginiamolo situato lungo la colonna vertebrale. Ogni chakra ha competenza su determinate zone del corpo, determinati stati emotivi e altrettanti ambiti della vita quotidiana e di crescita personale.
Potrà sembrare strano integrare nella quotidianità occidentale questo concetto, ma mettiamola così: come parte di questa Terra ci rendiamo conto che gli esseri viventi e la Natura vengono mossi da qualcosa di più grande, l’energia, noi esseri umani non siamo esclusi da questo sistema. Siamo tutti energia e tutto è energia. I nostri chakra ricevono e immettono informazione nell’Universo, grazie a loro siamo in un continuo sistema di scambio d’energia. Nella tradizione yogica, nelle pratiche olistiche ed esoteriche si parla, inoltre, dell’esistenza di diversi corpi in noi, non esiste solo quello fisico, quello che vediamo materialmente per intenderci, ma ce ne sono altri con uno specifico scopo (non mi dilungo su questo per non complicare ulteriormente l’argomento chakra).
L’importante è comprendere che abbiamo un corpo fisico, ma che siamo fatti di energia, questa energia è regolata per il nostro corpo dai chakra la cui funzionalità influenza la nostra vita di tutti i giorni. I chakra possono essere in equilibrio o squilibrio se funzionano troppo o troppo poco. Hai mai sentito parlare di riequilibrio energetico? Può avvenire in diversi modi e ha l’obiettivo di intervenire proprio per il buon funzionamento dei chakra. Yoga e meditazione, radiestesia e reiki sono ad esempio solo alcune tecniche per lavorare su di noi a livello energetico.
Ogni chakra influenza un determinato ambito della vita personale e quotidiana. Quando non ci ascoltiamo e non esprimiamo la nostra anima, quando non riconosciamo il nostro valore accade che questi centri perdono di equilibrio provocando, in casi estremi, anche importanti patologie. Possiamo intuitivamente risalire al chakra in squilibrio cercando di valutare dove si insinuano i nostri fastidi fisici o particolari malattie, in quale settore della nostra vita ci sentiamo fragili e via dicendo. Per farlo analizziamoli uno ad uno.
Primo chakra Muladhara, è situato all’altezza del perineo, è legato alle radici (la famiglia), all’istinto di sopravvivenza e quindi all’esigenze di sentirsi nutrite dalla vita e da Madre Terra. Se al contrario non ci sentiamo al sicuro e tendiamo a condurre la nostra vita con molta fatica, il nostro primo chakra potrebbe trovarsi in una situazione di squilibrio. Per la sua posizione, Muladhara ha competenza sugli organi genitali, il plesso solare, le ghiandole surrenali, il sistema scheletrico, linfatico, urinario ed escretore, denti e gengive. Il senso è l’olfatto, quindi le infiammazioni alle vie respiratorie sono legate al primo chakra. Il suo colore è il rosso quindi se ti senti particolarmente fragile in questo chakra circondati o indossa questo colore.
Seconda chakra Svadhistana, è collocato all’altezza degli organi sessuali e ad esso è direttamente collegato l’istinto sessuale, la capacità di procreare quindi il creare e la creatività in generale. Dai bisogni primari del primo chakra, si passa all’esigenza di soddisfare i bisogni secondari che comprendono anche il rapporto con gli altri e il provare piacere. Ha competenza sulla zona lombare, le ghiandole endocrine (ovaie e testicoli), l’apparato riproduttivo, il sistema d’assimilazione (intestino tenue e crasso). Il senso è il gusto quindi anche la lingua è coinvolta. Il colore del secondo chakra è l’arancione.
Terzo chakra Manipura, ci parla della considerazione che abbiamo di noi stesse e di quella che “subiamo” dagli altri. Rappresenta un po’ la nostra funzione nella vita sociale, ma attenzione: spesso per non sentirsi esclusi dai contesti tendiamo a rinunciare ad una parte di noi. E’ posizionato sotto il diaframma (plesso solare). A questo chakra è collegata la ghiandola pancreas, l’apparato digerente (stomaco, intestino e problemi come reflusso gastroesofageo, gastrite, tumori allo stomaco); il fegato e la colecisti, il sistema muscolare e tendini, la pelle nella funzione di tegumento e gli occhi, il senso collegato è la vista. Il colore è il giallo.
Quarto chakra Anahata, è situato al centro del petto, sopra al diaframma, nel cosiddetto plesso cardiaco. E’ il chakra centrale, a metà strada tra quelli inferiori, cioè adibiti al soddisfacimento di bisogni materiali, e quelli superiori, che si occupano dei nostri bisogni “spirituali”. In questo senso è la ruota della trasformazione di noi stessi, non a caso è il chakra dell’amore. Qui avviene la nostra alchimia, da piombo ci trasformiamo in oro se tutto funziona correttamente. Ha competenza sul cuore, sui polmoni e tutti gli organi e sistemi al di sopra del diaframma, sul sistema circolatorio, respiratorio, la ghiandola è il timo che presiede le funzionalità del sistema immunitario, per le donne il quarto chakra interessa anche il seno. Il senso è il tatto, l’elemento è l’aria, il colore è il verde.
Quinto chakra Vishudda, situato alla base della gola, come ben si può intuire, questo centro energetico riguarda, a livello emotivo, tutto quello che di noi stesse riusciamo a trasmettere al mondo esterno, la nostra verità. Ha competenza sul plesso cervicale quindi tutto ciò che riguarda il collo, dal semplice torcicollo fino ai problemi alle corde vocali, è di sua competenza. Come anche le patologie che interessano spalle, braccia, mani. La ghiandola di riferimento è la tiroide, il senso è l’udito, quindi anche le malattie e i fastidi che interessano l’orecchio fanno capo a Vishudda. Il colore è azzurro/blu cielo.
Sesto chakra Ajna, siamo nell’area dello spirito, il nostro spirito, e quando abbiamo il sesto chakra in equilibrio ci rendiamo conto di come i nostri pensieri, le nostre azioni, abbiano un peso fondamentale nella creazione della nostra realtà “felice” o infelice. E’ situato al centro tra le sopracciglia, un centimetro più in alto, il ben noto terzo occhio, è legato al plesso nervoso carotideo, presiede il sistema endocrino influenzando le ghiandole e quella ad esso collegata è l’ipofisi. Le parti del corpo interessate sono fronte e tempie. Il colore è l’indaco.
Settimo chakra Sahasrara, ha il compito di controllare e coordinare gli altri sei chakra sottostanti armonizzando tutte le vibrazioni e permettendo al corpo di beneficiarne. Creare un blocco a questo chakra significa chiudersi a tutte le informazioni e la realtà ne risulterebbe distorta. La nostra mente duale, tende a dividere tutto in bello o brutto, buono o cattivo, alto o basso e via dicendo. Questa categorizzazione, anche utile a livello organizzativo, ci allontana dall’idea che siamo tutti Uno e facciamo parte del Tutto. Sahasrara è collegato all’intero sistema nervoso, alla testa e al cervello; la ghiandola di riferimento è quella pineale. Tutte le patologie che riguardano queste zone, quindi, stanno ad indicare uno squilibrio al settimo chakra. Sono esempi: la caduta dei capelli, le cefalee, l’epilessia, la Sla, il morbo di Parkinson, l’autismo, la demenza senile e altre ancora. Il colore di Sahasrara è il viola.
Questa è una spiegazione sommaria di tutto quello che c’è dietro allo studio dei chakra che ho approfondito per l’ideazione del mio percorso individuale Ritorno all’anima – Dal corpo alle emozioni, percorso multidisciplinare che al momento sto rinnovando e che a breve sarà di nuovo disponibile per voi donne intenzionate a lavorare sul vostro benessere. Avremo, così, modo di approfondire questa illuminante prospettiva.
Con amore,
Simona