INTERVISTE

Rossella Caputo: “Il canto, cammino di consapevolezza e risveglio potente”

Che la voce sia lo strumento di espressione di sé e dei propri progetti di vita, dei sogni, della propria essenza lo sapevo da tempo, ma con il corso in Sciamanesimo femminile appena concluso ho potuto sperimentare su di me l’importanza di dare libero sfogo alla propria voce. Non a caso nel cerchio di donne della formazione c’é Rossella Caputo, artista e vocal coach, che ha fatto del canto un percorso di riscoperta di se stesse. Le mie consapevolezze legate al mondo dello yoga, alla gola, a Vishudda (quinto chakra) che la presiede, hanno preso una consistenza diversa, più pratica e immediata. “Perché la mia voce mi appare a volte rauca o metallica?” mi sono chiesta spesso, ed ecco Rossella che nel suo profilo Instagram (lo trovi qui) spiega come la nostra voce e il lavoro sul canto siano efficaci per tornare al proprio potere individuale. Sono rimasta profondamente affascinata da questo mondo e dalla forza dei canti medicina nello sciamanesimo. Ma andiamo per gradi…

Il canto strumento di crescita personale, in che modo la voce permette la nostra evoluzione interiore?

Bellissima domanda, che pochi si chiedono, perché nella nostra società siamo molto abituati a pensare al canto come approccio accademico di una disciplina riservata a chi in qualche modo possiede già di base delle abilità canore, con lo scopo probabilmente di realizzarne la professione.
Ma l’atto e l’arte del cantare hanno un significato decisamente più ampio e meravigliosamente profondo. I popoli antichi infatti ritenevano che proprio nel suono ci fosse il segreto della nascita dell’Universo e della vita, conoscevano il potere della voce.
Noi siamo vibrazione, energia, frequenze, il nostro corpo è come uno strumento musicale che risveglia energie cosmiche. Il ritmo è alla base della vita, ogni nostra cellula è in uno stato di costante vibrazione, anche senza esserne consapevoli.
La voce è un mezzo di conoscenza e crescita personale molto intenso, perché nel semplice atto di vocalizzare, noi entriamo in uno stato meditativo, in connessione con il Tutto, sentiamo il nostro corpo vibrare, ci mettiamo in discussione, iniziamo a prendere consapevolezza di blocchi e tensioni nel corpo, liberiamo e trasformiamo emozioni profonde e antiche, unendo sia il corpo fisico, che quello eterico-sottile.
La voce ci mette a nudo e ci dà la possibilità di esprimere la nostra verità. E’ dunque un cammino di consapevolezza e di risveglio molto potente.

Su cosa, in particolare, lavora il canto?

Sull’inconscio, sulla nostra storia e quella del nostro albero, sull’autostima, su tutto il nostro corpo, in particolare il respiro, la postura, la laringe, gli armonici, le nostre emozioni, la nostra creatività, sulle energie sottili, sui chakra.

Come è iniziato il tuo viaggio nel canto olistico?

Ci sono stati due passaggi importanti. Sono sempre stata creativa, con il bisogno di esprimere la mia anima. Il mio desiderio di ricerca profonda di tutto ciò che mi attrae mi ha portato ad andare sempre oltre. Per me è stato un passo spontaneo, ma come sempre nelle delusioni c’è la chiave per fare spazio e creare le vere opportunità per evolverci. Le tradizionali lezioni di canto non mi appagavano per tutto ciò che desideravo scoprire del mio strumento e di me stessa e purtroppo alcune insegnanti che ho avuto in passato, se pur professioniste erano troppo focalizzate nel nutrire il proprio ego. Io avevo bisogno di altro e volevo dare me stessa…
Ma ringrazio e benedico ogni esperienza del mio cammino, perché mi ha dato la possibilità di crescere, fare altre esperienze, studiare, ricercare, spinta dal mio desiderio di stravolgere le regole e l’ambiente a volte competitivo legato al canto e alla musica, per diffondere invece il canto come un grande strumento di crescita, guarigione e creatività, alla portata di tutti.
Questo è stato il primo passo, poi è arrivato un altro momento decisivo durante il mio soggiorno in Inghilterra. Seguivo una cantante, diventata poi vocal coach olistica, di nome Alyusha. Lei è giapponese e dopo una sua personale esperienza in Costa Rica iniziò a diffondere attraverso cerchi di donne online, la connessione che c’è tra la voce e il nostro grembo. Avevo da poco vissuto un’esperienza dolorosa insolita legata al ciclo mestruale.
Compresi intuitivamente che il mio corpo mi chiedeva ascolto e che ci fosse qualcosa di più profondo che dovevo capire.
Mi risuonò tantissimo l’argomento e partecipai ad alcuni suoi cerchi.
Da quel momento in poi si aprì per me un mondo di meraviglia e guarigione e un susseguirsi di nuove opportunità, studi, approfondimenti, conferme.
Ho conosciuto in seguito la cara Martina Quadrelli, Donna Medicina, con cui ho intrapreso vari percorsi, anche legati alla voce e al grembo.
E così è iniziato il mio viaggio nel canto olistico!

La stretta correlazione tra voce e grembo è un aspetto molto importante per noi donne, puoi spiegarcelo?

Eccoci. Esiste un rapporto diretto tra i muscoli della bocca e della gola e i muscoli intorno all’Utero e alla Yoni.
Nel travaglio alle donne viene insegnato a rilassare la mascella e la gola. E’ la stessa regola che vale per cantare o vocalizzare.
Grembo, cuore e gola, formano un potente trio energetico di intuizione, fiducia ed espressione. Un cuore impoverito porta disguido nel ritmo dell’utero.
Quando vocalizziamo, sciogliamo le tensioni nella mandibola. Questo si riflette fisiologicamente nel nostro bacino, tonificando il pavimento pelvico.
Non è facile per una donna conoscere la condizione del suo pavimento pelvico. La voce ce lo fa capire, attraverso durezze nel suono. Se abbiamo tensioni nella mandibola, sicuramente abbiamo anche un bacino rigido. Il percorso e metodo che ho creato infatti si rivolge a tutte le donne.
Non è necessario essere cantanti o avere doti vocali. Portando attenzione e respiro nel nostro grembo, nella nostra Yoni, nei fianchi e nelle gambe, ci rendiamo conto di quanta rigidità e tensione accumuliamo. Molte corazze in queste zone possono provocare un ristagno di energia, che porta di conseguenza periodi dolorosi, problemi ginecologici e malattie.
L’arte del cantare e del vocalizzare porta questa energia a fluire, a liberarsi dalle tensioni, perché portando respiro e consapevolezza in questa area sacra, ci si può aprire come un fiore, creando abbondanza, guarigione emotiva e fisica.

Come è strutturato il tuo percorso?

Alle donne interessate a liberare la propria voce, chiedo per prima cosa una videochiamata conoscitiva.
Questo mi permette innanzitutto di capire qual è la loro reale motivazione ed esigenza, così da poter personalizzare gli obiettivi del programma che ho creato e incanalare meglio le energie, per poter lavorare bene insieme e avviare un reale processo di trasformazione e consapevolezza.
Il percorso è disponibile sia online che in presenza. Si tratta di 10 lezioni di un’ora e mezza circa, distribuite una volta alla settimana, in cui andiamo a lavorare in modo specifico sulle tecniche di guarigione con le terapie vocali, voce e chakra: collegamento tra corpo ed emozioni, la voce dell’utero: connessione tra voce e grembo, canto sciamanico, canto libero e trasformativo di blocchi, memorie dolorose, credenze limitanti, la voce del tuo albero: gli antenati. Voce e sessualità, canto e scrittura creativa.
Lavoriamo attraverso respirazioni mirate, meditazioni, suoni, viaggi sciamanici, vocalizzi, movimenti del corpo.
Chi vuole approfondire ancora il canto, anche da un punto di vista creativo, artistico, può proseguire con me nello studio, altrimenti ci fermiamo alle 10 sessioni.
Lo consiglio anche a chi è cantante, a me ha trasformato tantissimo e mi ha aiutato ad avere maggiore consapevolezza e centratura.
Ma come dicevo prima, non è necessario avere conoscenze in ambito musicale, perché è un’esperienza estatica e non performativa, attraverso il canale della voce.

Come cambiano concretamente le donne dopo uno dei tuoi percorsi?

Il canto e la musica hanno un effetto incredibile e immediato sul corpo, sulla mente, sulle emozioni. Durante il percorso si attraversano tanti fasi di rilascio e nuova consapevolezza, di pianti, di gioia, di sensazione di libertà. E’ questo che maggiormente lascia il canto, spalanca un varco di emozioni, che possono motivare, creare entusiasmo, alleviare la solitudine, indurre la calma, portare gioia e anche in uno stato alterato di coscienza, soprattutto nella fase mestruale, dove la nostra voce si fa più sciamanica.
Durante il percorso vedo le loro trasformazioni, la presa di coscienza, il lasciar andare ciò che crea ristagno nel corpo.
Si crea sempre una sinergia, cantiamo e danziamo insieme, è meraviglioso vedere tanto potenziale, energia e creatività in ognuna di noi, quando ci liberiamo dalle prigioni fisiche e mentali. Ognuna con i suoi tempi, i suoi ritmi, quando ci si dà il permesso, l’alchimia e la magia accadono.
Dai feedback che ricevo, i cambiamenti sono tanti, in grado di rivoluzionare schemi, abitudini, credenze, di trasformare emozioni dolorose, liberando la voce e riuscendo a comunicare ed esprimere la propria verità senza paura, arrivando quindi a profondi cambiamenti di coscienza, con tanta nuova consapevolezza del proprio corpo. Soprattutto la cosa che più amo è aiutare le donne a sbloccare la voce e prendersi cura del proprio grembo, unendo così mente, cuore e istinto.

Canto e benessere fisico, come l’espressione di sé fa bene al corpo?

Tutta la musica è in accordo con le leggi universali. La risonanza è la legge dell’universo, la forza dell’amore. Il nostro corpo è uno strumento musicale che evoca continuamente e può attivare frequenze che risuonano all’unisono con l’Universo.
Il semplice atto di cantare una nota provoca un senso di esaltazione, di adrenalina, dovuto alla combinazione di endorfine e ormoni rilasciati nel corpo mentre si canta. Il canto aiuta la tiroide a liberarsi dalle emozioni negative che sono bloccate in essa.
La voce deve poter attraversare tutto il corpo, scorrere nella colonna vertebrale, dove avviene la risalita dell’energia kundalini. Fin dall’antichità, la colonna vertebrale è raffigurata come un albero, in cui scorre la linfa vitale. E’ il ponte di connessione tra la Terra e il Cielo. Noi dovremmo portare la voce in Hara, il respiro nel grembo, respirare anche dal Bindu, l’apice della testa, con i piedi ben radicati, per prendere energie dalla Madre Terra.
E’ così che si crea il ponte di connessione, l’apertura del cuore e la nostra evoluzione.
Il canto lavora tanto sulla respirazione diaframmatica. Il diaframma addominale, collegato al pavimento pelvico, è deputato all’elaborazione delle nostre emozioni, è il muscolo che ci porta centratura, autostima, serenità.
E’ una parte fondamentale del nostro organismo e se libero da restrizioni, permette al corpo di essere in salute fisica ed emotiva.
Quando vogliamo entrare in profondo contatto con il nostro corpo, il diaframma corrisponde al terzo chakra, il plesso solare.
Altra cosa estremamente importante è il nervo vago. Grembo e gola sono collegati. Il nervo vago ne è responsabile! E’ una linea di tessuto connettivo che parte dal tronco cerebrale, nella parte posteriore, passa dalla gola e scorre fino alla cervice/prostata. Il canto gioca un ruolo fondamentale nel tonificare il nervo vago e tutti gli organi ad esso connessi. Possiamo averlo in modalità di chiusura e costrizione o di apertura e guarigione.

E all’anima?

Beh, il canto è proprio il volo dell’anima. Non puoi cantare senza ascoltare la tua anima e senza esprimerla. Il canto richiede proprio questo, accedere all’anima. E’ per questo che siamo a volte così inibiti nei confronti di questo strumento. Noi tutti siamo a nuda voce, in essa risiedono tutte le nostre emozioni profonde, la voce non può nasconderle. Il canto può liberare l’anima dalle gabbie e dalle corazze che costruiamo nel tempo.
Gli schiavi africani cantavano nelle piantagioni il loro dolore e affrontavano la crudele e ingiusta condizione attraverso la magia del canto, il potere della voce.
Questo dava una sensazione di libertà.
E’ così che è nato il blues, il jazz e a seguirsi tutte le contaminazioni musicali che oggi conosciamo.
Il canto tocca le nostre cellule più profonde e va dritto all’anima.

Rossella a medio e lungo termine?

Quando sperimentiamo tutti i benefici legati al canto, insieme alla libertà di esprimere la nostra voce, la nostra luce, è un processo di gioia e trasformazione di cui non si può più fare a meno. Decisamente a lungo termine.

C’è un messaggio che vuoi lasciare?

Sì. Quello di esplorare i suoni, muovere il corpo istintivamente e liberare la voce, cantare, senza preoccuparsi dei giudizi, delle scuole, delle teorie.
Farsi guidare da una persona esperta sicuramente ci evita di caricare troppo sulla gola, rischiando di sbagliare qualcosa e farci male, soprattutto se si vuole intraprendere lo studio del canto in maniera più specifica.
Ma il mio messaggio più importante è quello che tutti possono cantare, non ascoltare chi ti frena dicendo che sei stonata come una campana.
Il canto aiuta a conoscersi e ad aprire l’orecchio interiore. Noi possiamo tutto. Canta e guarisci!

Con profonda gratitudine,

Simona

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