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Lavoro spirituale, come si materializza nel quotidiano


È errore comune attribuire alla cura della propria Spiritualità un carattere prettamente etereo, evanescente, che resta confinato nell’alto dei cieli senza effetto alcuno sul vivere quotidiano.

Prima di iniziare mi corre l’obbligo di specificare cosa non intendo per spiritualità: di certo non si tratta di qualcosa di associabile solo ed esclusivamente alla religione bensì ad un insieme di pratiche e consapevolezze che non si toccano immediatamente con mano, ma che con il tempo si traducono in vere e propri effetti materiali e tangibili. In questo senso le mie pratiche sono aperte a tutti i credo.


Mi è capitato di confrontarmi spesso sull’argomento della spiritualità, come anticipavo, associandolo a qualcosa di talmente trascendentale da non poter essere calato sul piano materiale. E’ un discorso che più di altri arriva da quelle persone caratterizzate da una forte razionalità alla San Tommaso: “Se non vedo non credo”, che poi in qualche modo si inabissa nel fascino delle pratiche esoteriche, verificabili solo se esperite e che in qualche modo la scienza “bella” sta lavorando per dare una spiegazione.

Lavorare sul proprio “valore” spirituale ha effetti importanti, decisivi e concreti sulla nostra vita e su come scegliamo di vivere ogni singolo giorno. Non a caso, sempre più spesso, si parla di spiritualità radicata, dove “radicata” sta proprio nel trasferire quella che è l’evoluzione interiore a beneficio di come vivo sul pianeta Terra. L’evoluzione dell’anima, proprio perché evoluzione, deve calarsi nella materia e fare della nostra vita un capolavoro di benessere e armonia, il miglioramento deve essere concreto, non siamo eremiti o comunque sono pochi quelli in grado di affrontare questo tipo di spiritualità che, almeno io, guardo con un certo fascino.

Comunque partendo dal presupposto che, come “comuni” mortali, abbiamo la necessità e la voglia di vivere bene e in salute, senza troppi grilli per la testa. E’ un percorso che tutti possono intraprendere se accompagnati da impegno, forza di volontà, disciplina, ma anche quella sottile sensazione di leggerezza. Il lavoro spirituale va sentito inside.


Dunque, come agisce il percorso spirituale nel concreto?
1. Ti permette di metterti in discussione scardinando schemi e credenze della società in cui sei cresciut@ ri-scoprendo finalmente il tuo vero essere,  i tuoi valori, il tuo centro più autentico. Questo significa che imparerai a costruire la tua vita in base a ciò che senti di volere realmente rendendola sempre più nutriente per il tuo centro e calzante con i tuoi interessi. Quante volte ti sei scopert@ a fare o dire cose che non c’entrano nulla con te, ad investire il tuo tempo in attività che più che farti bene e renderti felice ti hanno deprivat@ della tua energia?
2. Ti apre a nuovi mindset. Spesso accedere o meno ad un miglioramento di vita è semplicemente questione di prospettive.  Mettersi in discussione (punto 1) ed osservarsi, osservare ed aprirsi ad altre modalità di essere, pensare, fare diventa illuminante. In ogni contesto questo allenamento all’apertura mentale,  diventa mezzo di crescita e accoglienza nelle tue relazioni e nei contesti che vivi.
3. Prendi coscienza di essere parte del sistema Universo, estremamente più immenso rispetto a te, ma di cui come parte conti, vali e sei fondamentale esattamente per ciò che sei nel tuo centro più autentico. E inizi a fidarti, a vivere secondo una prospettiva per cui tutto ciò che accade serve alla comprensione di te stess@ e della tua vita, come se fosse un indizio per raggiungere il tuo tesoro. In questa logica, inoltre, quando ti succedono cose che reputi negative non te la prendi neanche più così tanto…
Torni a prendere contatto con la Natura circostante e alle più immediate forme di ricarica psico-fisica che essa fornisce. Siamo parte della natura, ma lo abbiamo dimenticato,  ciò ci allontana dalla nostra vera natura.
4. Di conseguenza il tuo approccio alla giornata è più calmo, meno ansioso, più nutriente e rispettoso dei tuoi tempi
5. Ecco, impari quindi a rispettarti sempre di più, impari a conoscerti e ad amarti per pregi e difetti dove i difetti diventeranno terra fertile per nuovi e ancora inesplorati pregi.
6. Questa è la base per diffondere amore e armonia da te ai contesti che vivi, l’unica base solida per relazioni altrettanto solide e vere.

Come ho anticipato su, il lavoro spirituale è una caccia al tesoro dove il tesoro siamo noi. E’ una mappa, un percorso costellato di indizi, tappa dopo tappa. Ogni tappa è un momento di comprensione, un insegnamento funzionale alla crescita. E’ capire quale emozione, sensazione passa, osservarla. Man mano che si va avanti la bellezza si svela; ci saranno anche momenti bui, ma quelli sono il processo necessario alla trasformazione. Con fiducia, non demordere.

Se dovessi pensare al movimento di questa mappa la schematizzo in indizio–> buio/trasformazione –> bellezza/crescita –>indizio. Dunque è un movimento ciclico che va avanti all’infinito perché infinita è la saggezza che vogliamo acquisire, infinito è il movimento.

Gli indizi sono: intuizioni, segni quotidiani, simboli, persone giuste o sbagliate il cui incontro ci dona consapevolezze, sincronicità. A volte capita che un indizio ci indica quello successivo, davvero come una caccia al tesoro. Bisogna affidarsi alla capacità di “divinare” il proprio percorso, solo noi sappiamo cosa seguire e l’autostima, in questo percorso, è fondamentale. PEr questo è necessario un lavoro che si basa su diversi piani di coscienza e consapevolezza.

Esistono diversi modi e tecniche per iniziare un percorso di crescita spirituale, eccone alcune:

  • yoga, è un percorso che parte dalla percezione del corpo, quindi della materia di cui siamo fatt@, per scendere nel profondo. Praticare yoga permette di percepirsi fisicamente per poi, quando si è pronti, passare all’ascolto dei propri strati più profondi. Inoltre lavora molto sull’autostima, ho visto grandi cambiamenti nei miei allievi;
  • sciamanesimo femminile, pratiche semplici quando sorprendenti perché capaci di squarciare il velo delle nostre illusioni in pochissimo tempo. Le pratiche sciamaniche lavorano su spirito e corpo in una continua danza, le evoluzioni dell’uno lavorano sull’altro.
  • reiki, una coccola per lo spirito, un momento di dedizione e di pura ricezione dell’energia universale da parte dell’operatore;
  • meditazione, è la forma più alta di cura che un essere umano può dedicarsi, è alla base di tutto, veramente di tutto.

Per iniziare il proprio percorso è necessaria una scelta, una scelta consapevole. Trovi tutti i miei percorsi qui.

Con amore,

Simona

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