A tutte sarà capitato di leggere un libro di formazione nella vita… ecco, un libro di formazione segue il protagonista durante la sua crescita di vita passando da una fase iniziale (A) ad una fase finale (B) attraverso varie prove e peripezie che hanno lo scopo di farlo evolvere umanamente per tornare ad una unità interiore forte e solida.
Per i percorsi di crescita personale è la stessa cosa. Se sul vocabolario andiamo a cercare la parola “percorrere”, tra le tante definizioni, una calzante è: “Muoversi, spostarsi attraverso un territorio nella sua interezza”. Nell’ambito dell’evoluzione personale questo territorio rappresenta noi stesse ed è tanta roba da attraversare a pensarci. E’ la nostra interezza appunto.
Per attraversarsi, quindi, non basta dedicarsi una manciata di tempo, una mappa astrale, un massaggio, una lettura di tarocchi o altro, per attraversarsi con l’obiettivo di evolvere è necessario mettere queste cose insieme e tanto altro ancora. Per percorrersi è necessario ascoltarsi e percepirsi, mettere insieme i pezzi della propria anima.
Percorrersi richiede impegno e responsabilità: impegno nell’andare avanti un passetto la volta, responsabilità di poter raggiungere il proprio obiettivo lavorando seriamente e non affidandosi ad una pseudo salvezza esterna. Ancora troppe volte vedo persone che proiettano le proprie frustrazioni, debolezze, risentimenti sul mondo esterno verso persone più o meno vicine che diventano la causa di tutti i loro mali. Che siano familiari, parenti vari, amici non ha molta importanza: il senso di disagio si trasforma in una emozione di cui l’altra persona è responsabile. Ma quelle persone rispecchiano già un nostro stato interiore che semplicemente portano alla luce.
Allora ogni volta che mi viene da puntare il dito contro una persona diversa da me varrebbe la pena chiedersi: cos’è che risveglia in me? E mettersi in ascolto anche delle risposte che non vorremmo mai ascoltare. Intraprendere il percorso richiede la “sottoscrizione” di un patto di sincerità con se stesse. E non mi stancherò mai di ripeterlo: se non riesci ad essere sincera con te stessa come puoi sapere cosa vuoi e di cosa hai bisogno? Come puoi pretendere che gli altri siano sinceri con te?
Un percorso di crescita è fatto di tappe, un incessante e continuo evolversi. Quando intraprendi la strada (perché non è detto che tutte vogliano intraprenderla) inizi a prendere contatto con te stessa, questo è il punto focale. In una società in cui l’educazione emotiva e l’ascolto di sé sono in fondo alla lista, ancora troppe poche donne si percepiscono e vedono in tutta la loro interezza. Spesso si fa fatica a dare un nome alle proprie emozioni, questa confusione non fa altro che tenerci lontane dalla nostra verità.
Lungo il sentiero ci saranno diverse tappe, ostacoli, rifugi in cui riprendere fiato, prati in cui rotolarsi alla luce del sole per respirare aria fresca e riposarsi. Ci saranno momenti in cui tutto ti sarà sembrato inutile, ti sentirai sconfortata, delusa, spaventata… E’ normale!
Non tutto fila liscio, a maggior ragione quando siamo noi stesse a mettere gli ostacoli lungo il percorso. Ma quanto è bello ritrovarsi ogni volta oltre l’ennesimo muro!
Ci vuole tanta consapevolezza ed umiltà per guardarsi nel proprio intimo, per fare una parola in meno e riflettere un po’ di più. Tutte le anime che intraprendono un percorso, e non si arrendono, sono delle vere e proprie eroine. Sono persone che hanno scelto di migliorare il mondo ritrovando se stesse, è questa la vera missione di ognuna di noi. La missione è prendersi a cuore, come fa una madre con il proprio figlio, e accompagnarsi nel viaggio di evoluzione. Solo così la comunità potrà cambiare il proprio volto.
Quando non ci saranno più risentimenti, odio, frustrazione verso noi stesse allora si potrà davvero dire che è il momento di dedicarsi all’altro. E ci vuole costanza e volontà. Un percorso non è saltuario. Certo, può avere delle battute d’arresto in un momento di eccessiva stanchezza e sconforto, ma mai un arresto definitivo. Arrestarsi è come morire senza aver compiuto la propria missione, è assaggiare l’armonia per poi scegliere che per noi è meglio restare nel dolore e nella sofferenza, nell’ignoranza intesa come ignorare noi stesse. Ma il punto è sempre lo stesso: se ti ignori tu per prima perché gli altri dovrebbero prenderti in considerazione?
Investiamo troppo poco tempo e risorse in noi stesse, tanto che farlo, a volte, pare un investimento sbagliato, capita di sentirsi in colpa. Come sei giunta a credere questo? Qualsiasi cosa sia successa, ora il potere è nelle tue mani e nel tuo cuore, soprattutto, questo è il momento, è sempre questo il momento giusto per iniziare ad investire ogni secondo, ogni risorsa, su te stessa. Ci hanno educate a dedicarci solo ed esclusivamente agli altri, ed è sicuramente una cosa bellissima, ma quando ci dedichiamo agli altri essendo noi stesse ferite trasmettiamo la parte ferita che è in noi. Il potere delle donne e degli uomini oggi è questo: curare se stessi per trasmettere agli altri la parte più sana e bella di sé, che è puro amore. E questo puro amore, goccia dopo goccia, si diffonderà tutto intorno a noi e nel mondo intero. Sarà la pandemia più bella che si sia mai vista.
Il processo è iniziato, andrà più o meno velocemente, questo dipende da come e quante anime sceglieranno di prendersi cura di sé e risolvere il proprio nucleo interiore portando armonia e benessere nella propria vita.
Sei pronta ad essere felice?
Con amore,
Simona